Un esperimento storico

 

 

 

 

 

Aperto:

Visita per visitatori solo con guida ogni giorno alle ore

aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre
lunedi – venerdi: alle 11:00, 15:00
sabato, domenica e vacanze austriache: alle 11:00, 13:00, 15:00

luglio, agosto,
ogni giorno: alle 11:00, 13:00, 15:00.             Visita guidata in lingua italiana solo su appuntamento.

 

Gruppo: solo con appuntamenti individuali su prenotazione.
Visita guidata in lingua italiana solo su appuntamento.
Phone: +43 (0) 0660 544 88 56

L’ingresso:
bambini: (6-14 anni) € 5,50
adolescenti (15-18 anni) € 7,–
adulti € 12,–
pensionati (con documento valido) € 10,–
gruppo: prezzo su richiesta

Il cantiere della roccaforte:
Sankt Veiter Straße 30, 9360 Friesach

E-Mail: office@burgbau.at

Questo progetto riunisce la cultura, il mercato del lavoro, gli affari sociali e la scienza.
Ringraziamo i nostri promotori, partner di cooperazione e sponsori:
Finanziato delle federazioni, stato federato e dell’Unione europea.

Un esperimento storico:

A sud di Friesach, la città più antica della Carinzia, in un luogo ove erge una costruzione medioevale di 6,5 ettari, i visitatori possono apprezzare un esperimento storico spettacolare.

Nasce infatti una roccaforte medioevale – con metodi medioevali, senza mezzi moderni né motori o elettricità, mediante il vero uso della forza dell’uomo e degli animali, poiché ciò che conta nella costruzione è l´autenticità. Sono stati usati unicamente materiali da costruzione naturali come il legno, la pietra, la calce, la sabbia e l’acqua. Tornano così a rivivere 400 anni di storia nel campo della costruzione, dai tempi romanici quelli del tardo gotico.

La roccaforte è composta da una torre, un Palas (parte residenziale di una rocca), una chiesetta, un cortile e un orto, circondati dalle mura di cinta, da portoni e torri. Visitando questo posto straordinario potrete riconoscere l’arte medievale del fabbro, del lapidario, del carpentiere, del muratore, dell´operaio (addetto al mescolamento della calce) e del cestaio.Le nostre guide saranno liete di illustrarvi come si svolgevano i lavori nel luogo dove sorge la costruzione e di narrarvi in modo approfondito i vari aspetti della vera vita che si conduceva a quei tempi.

Una nuova visione della scoperta del sapere antico: immergetevi nell’affascinante mondo che fu. Respirate come se foste protagonisti di un viaggio nel tempo. Venite a conoscere il sapere dei nostri avi. Quali segreti racchiude l`antico artigianato della cesteria? Per quale magia il ferro diventa trattabile come fosse un salice? In quale stagione e lunazione, si può abbattere un albero per ricavarne un legno migliore? Quale magia si chiude dietro i conci di pietra? Qual è l’origine del proverbio “essere artefice della propria fortuna“? Venite a conoscere le tecniche antiche della muratura dei conci di pietra, prodotti dalla fatica dello scalpellino. Venite a osservare gli artigiani e scoprite così il sapere dei nostri avi.

Il tavolo da disegno: il tavolo da disegno è “il blocco da disegno” medioevale. Spesso si trattava di una piattaforma di legno, che veniva ricoperta con un sottile strato di sabbia, calce o gesso/massetto. Quando la piattaforma è piena, si aggiungeva un altro strato per continuare a disegnare.

La tore: La torre residenzare romanica é il parte principale sulla rocca forte. È anche la residenza prima del castellano e della sua famiglia. Il torre erge al punto più alto della collina. È fatto solamente con macigni e ha quattro piani. Il primo è un interrato, il secondo è la cucina, ‘unico focolare della torre. Il terzo è un locale d‘ abitazione e anche un dormitorio (dentro fatto tutto da legno). Il quarto è il „piano dell‘ estate”. L‘ altezza finale sarà 22 metri.

La cesteria: Nel medioevo la realizzazione dei cesti era un’opera a carico dei contadini, o un’attività secondaria degli zatterieri. Si usavano rami di nocciolo, salice, alno, carpine o pioppo per fare recinti, porte e cancelli, e anche per costruire cesti, attrezzi per il trasporto e per conservare varie cose e addirittura per costruire carrozzine per bambini.

Il muratore: L´origine dell’opera dei muratori è da collocarsi nei monasteri. Sin da quando ebbe iniziò la costruzione con le pietre, i frati e i laici hanno trasmesso le proprie conoscenze a dei manovali profani. Da ciò nacque “l`artigianato dei muratori”. Oltre ai lapidari, erano i muratori a collocare le pietre nella fase di costruzione.

La capanna del carpentiere: le mansioni svolte dal carpentiere erano delle più svariate. Si occupava delle armature dei tetti, coprendole con scandole di legno. Costruiva anche impalcature, sostegni, scale a pioli, piani inclinati su cui camminare, montacarichi e gru. Gli alberi venivano abbattuti con delle asce, e spaccati. I tronchi più piccoli venivano sgrossati con l`accetta. Venivano anche prodotti dei chiodi di legno.

Lo Scalpellino: lo scalpelino preparava, scolpiva e posava le pietre per le murature. A partire dall’XI secolo circa, i lapidari, grazie a nuovi attrezzi più performanti, erano in grado di produrre pietre stessa altezza e lunghezza. Ciò permise di velocizzare le operazioni rispetto al periodo in cui le pietre erano disformate tra esse.

La forza dei cavalli: sin dall’inizio dell’XI secolo, iniziò a farsi largo l´uso del cavallo con il collare. L’uso del collare permetteva di esercitare una notevole pressione sul torace, le spalle e il garrese dell’animale. Tale metodo consentiva di sfruttare in piena la forza del quadrupede. Precedentemente, invece, con il collare venivano applicate delle corde sulle spalle e il torace del cavallo ma l’effetto che ne derivava, era quello di soffocare la povera bestia, che faceva difficoltà a respirare. Così facendo, il rendimento dall’animale, risultavano inevitabilmente ridotti.

Il verricello a pedale: tale gru a pedale costituiva un ausilio tecnico assai importante. In effetti, esso risultava indispensabile nel luogo in cui veniva realizzata la costruzione medioevale. La ruota era mossa da uno o due lavoratori, i quali, correndo, la facevano girare, facendo così avvolgere la corda. In questo modo, tiravano su o giù il materiale da costruzione fissato alla corda, tramite un palo girevole. Per sollevare un carico fino a 500 chili a un’altezza di 4 metri, i servi dovevano percorrere all’incirca 56 metri all’interno della ruota. Questi erano profumatamente retribuiti, poiché si trattava di un lavoro molto faticoso e anche pericoloso. Gli incidenti mortali non erano rari.

La fucina: il fabbro era uno degli artigiani più importante presente sul posto di costruzione di una roccaforte. La figura del fabbro era indispensabile, anche dopo l’ultimazione dei lavori. Era responsabile della produzione di pezzi di ferro, quali ferramenti, cerniere e serrature con chiavi. Egli realizzava anche degli attrezzi per altri artigiani, e si curava della manutenzione degli attrezzi di metallo, che venivano usati quotidianamente.